La mindfulness come risposta
alla fame emotiva
Un percorso per raggiungere l’armonia con il corpo e con il cibo
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Tra le molte domande che mi vengono poste ogni giorno una delle più frequenti è: “come posso smettere di mangiare schifezze?”. La mia risposta è: con la mindfulness, ovvero acquisendo una consapevolezza profonda, che riunisca cioè non solo la cognizione di...
Da persona che è stata affetta da una sindrome da alimentazione incontrollata, disturbo alimentare conosciuto come BED (binge eating disorder), posso dire di sapere molto bene come di si sente, dopo l’ennesima abbuffata, nel fare pensieri come “vorrei smettere di mangiare per...
Cos’è che ci fa abbuffare? Cosa accende quel desiderio irresistibile di placare qualcosa, quasi una forza oscura, che si impossessa di noi e ci chiede cibo finché non ci calmiamo?
Perché non riusciamo a fermarci anche se sappiamo benissimo che quel desiderio di cibo non...
Dimagrire senza dieta è possibile? Sembrerebbe una contraddizione in termini e, invece, statistiche alla mano, è l’unico modo per poter ottenere, laddove sia necessaria, una perdita di peso mantenuta costantemente nel tempo.
Sapevi che nel 98% dei casi le diete falliscono?
...
Innanzi tutto è bene intenderci sul significato che diamo al termine fame emotiva. Nel mio caso, prima ancora di occuparmene professionalmente, sarei stato in grado di dirlo in modo intuitivo.
Il primo vero passo per me è stato quello di imparare a riconoscere i...
Forse avrebbe più senso porsi la domanda in questi termini: perché quando percepiamo le sensazioni sgradevoli prodotte dall’ansia, dallo stress o da altri stati d’animo simili andiamo a cercare una ricompensa sensoriale che certi specifici cibi ci danno?
I...
Chi riconosce se stesso nella tipologia del mangiatore emotivo ha già compiuto un primo passo nel processo di consapevolezza.
Mangiare emotivamente vuol dire infatti provare a contrastare (o evitare) i disagi e i malesseri della vita utilizzando il piacere...
Mangiare emotivamente è una questione di non ascolto, di non presenza.
I mangiatori emotivi, coloro che, cioè utilizzano il cibo per sedare le proprie emozioni o per sostenersi nell’attraversare le avversità della vita, hanno imparato...
Per buona parte della mia vita ho creduto di essere un buongustaio senza rendermi conto che, invece, ero semplicemente schiavo dell’effetto che il cibo emotivo aveva su di me.
Il cibo non era un vero piacere per me, mi aiutava però ad attutire l’impatto che certe...
Martina è una mamma che lavora, che ha avuto due figli a distanza ravvicinata, che, tra una gravidanza e l’altra, ha perso la lucidità per prendersi cura di sé stessa. È troppo indaffarata ad adempiere come si deve, ai propri occhi, ai doveri...
Il comfort food, che potremmo semplicemente tradurre in cibo emotivo, è un cibo che risveglia in noi memorie emotive piacevoli e al quale ci aggrappiamo come antidoto allo stress.
In altre parole il comfort food è un cibo che “cura” o...
Mindfulness è il prestare attenzione alla nostra esperienza nel momento presente, in modo da essere più coscienti di ciò che accade in noi – nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro cuore – e al di fuori di noi, coltivando una forma...
Gli articoli più letti
Perché non riesco a smettere di pensare al cibo?
Come comportarsi dopo aver mangiato compulsivamente
Quando abbuffarsi diventa il sintomo di un disturbo alimentare?
Come riuscire a controllarsi durante i pasti
Gli autori del blog
Giorgio Serafini Prosperi
Mindfulness counselor, scrittore e istruttore di meditazione. Ex obeso, ho ottenuto una perdita di peso di 60 chili, mantenuta nel tempo. In Breaters ti insegnerò ad utilizzare la consapevolezza per ritrovare l'equilibrio interiore.
Leggi tutti gli articoli di Giorgio
Massimo Tomassini
Docente, ricercatore, istruttore di meditazione. Nel corso di una lunga carriera mi sono sempre occupato, integrando la pratica meditativa nelle mie attività professionali, dell’apprendimento delle competenze necessarie per vivere la relazione con sé e con gli altri in consapevolezza.
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Rossella Messina
Scienziata ambientale e laureanda in psicologia, grazie alla meditazione, che pratico ormai da molti anni, e al supporto psicologico sono riuscita a riequilibrare il rapporto col cibo e con me stessa.